lunedì 25 luglio 2011
Miele di gemme di pino
Ieri sono tornata in montagna, una settimana al fresco prima di partire per le vacanze al mare. Il profumo dei boschi mi ricorda questa ricetta veramente particolare, ereditata dai nonni. Purtroppo l’ingrediente base non è acquistabile al supermercato ma spero che qualcuno di voi non abiti troppo lontano da un bel bosco di conifere…
L’ho chiamato “miele” ma le api non c’entrano, è semplicemente uno sciroppo più denso del solito, che raggiunge la consistenza del miele.
Ingredienti:
gemme di pino
acqua
zucchero
A fine maggio/inizio giugno sulle punte dei rami di pino spuntano le tenere e profumatissime gemme (le riconoscete dal colore verde chiaro). Raccogliete le gemme nella quantità desiderata mettendole in un cesto o in un sacchetto di carta. Mettetele in una pentola coprendole appena di acqua e fatele sobbollire per circa 15 minuti. Filtrate il liquido ottenuto e misuratelo con l’aiuto di un recipiente graduato. Rimettetelo in una pentola con pari quantità di zucchero (esempio: 500 ml di liquido e 500 gr. di zucchero). Portare ad ebollizione mescolando spesso per far sciogliere lo zucchero. Abbassare la fiamma al minimo e far sobbollire fino a raggiungere la densità tipica del miele (la durata della cottura dipende dalla quantità di liquido e zucchero). Per verificare la consistenza sarà necessario fare più volte la “prova piattino” (*)
Raggiunta la consistenza desiderata versate lo sciroppo bollente in vasetti perfettamente lavati ed asciugati. Chiudete i vasetti con tappi ermetici e lasciateli capovolti per 5 minuti. Fateli poi raffreddare. Si consiglia di iniziarne il consumo non prima di una quindicina di giorni. Conservate i vasetti in luogo fresco come per qualsiasi confettura, si conserveranno per più di un anno.
(*) la prova piattino consiste nel mettere un cucchiaino di sciroppo su un piattino e lasciare che si raffreddi in modo da poterne verificare la consistenza
Uso del “miele di pino”:
- a tavola: ottimo e particolare per accompagnare formaggi stagionati, in particolare pecorino e provolone, o formaggi erborinati
- per la salute: in caso di tosse, mal di gola, raucedine aggiungerlo come dolcificante a tè o latte caldo e consumarne qualche cucchiaino durante il giorno
Con questa ricetta partecipo al contest di Ale, "Metti la natura sotto vetro":
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Questa si che è una vera chicca!
RispondiEliminaDa oggi ti seguo con piacere, non vorrei perdermi altre delizie ;)
Buona settimana
Grazie Sonia, e buona settimana a te!
RispondiElimina... ciao Lisa, di questo ottimo miele dovresti farne una piccola produzione per alleviare i mal di gola e la tosse di chi non ha tanto tempo ma ama i prodotti naturali al 100% ... a presto
RispondiEliminaTI prego Lisa, mi dici che tipo di pino deve essere? Io so davvero troppo poco di piante e non vorrei fare disastri..in Liguria dove vado al mare ci sono tantissimi pini, ma saranno quelli giusti? Adesso è troppo tardi, vero, per sperimentare? Mi rimarrà la voglia di provare la tua ricetta fino a maggio prossimo? No, dimmi di no!
RispondiEliminaA presto e complimenti, ricetta originale e deliziosa!
Mari
Complimenti bellissimo blog, chiaro, pulito e con belle ricette,mi sono unita...se ti và passa anche dal mio !
RispondiElimina@ Mari: ciao carissima, è sempre un piacere leggerti. Devo dire che se mi chiedi che tipo di pino sia mi metti in difficoltà. Non conosco il nome esatto di questa specie ma non è il pino marittimo, che trovi in Liguria. Si tratta dei pini di montagna, per intenderci quelli che si usano per fare l'albero di Natale! aiuto...spero che nessuno rimanga intossicato raccogliendo gemme da chissà quale albero...guarda le foto nella ricetta, vedrai il tipico rametto di pino
RispondiElimina@ Roberta: grazie per esserti unita, ho bisogno di sostenitori ! sono già passata da te, brava, le ricette glutenfree sono sempre buone anche per chi non ha problemi di questo tipo
A presto!
il rametto della foto non appartiene al pino, ma ad un abete
Eliminaconcordo (anonimo) nel dire che è un abete rosso, lo si riconosce dalle foglie (aghi) attaccate singolarmente lungo tutta la circonferenza del ramo, e dalle pigne che trovi ai piedi dell'albero, rosse lunghe una decina di cm.
Eliminaquindi la ricetta è: miele di gemme d'abete :D
EliminaAbete bianco per l'esattezza ;-))
EliminaGrazieeeeeee! Che bella ricetta che mi hai donato!!!!! Ho aggiornato la lista...in bocca al lupo
RispondiEliminaBella questa ricetta!! Veramente originale ed insolita!!
RispondiEliminaMolto volentieri ti seguo!! :)
Se ti fa piacere passa da me!! :D
il nome é Abete rosso
RispondiEliminaSpero di riuscire a farla primo a o poi
RispondiEliminaIo la faccio da 10 anni e mettendo un cucchiaino ogni mattina nello yogurt non ho più avuto la tosse. Auguri a tutti
RispondiElimina